Settimana bianca, non c’è solo lo sci

A Pontedilegno il confronto sulla presenza scolastica. L’illustrazione dell’offerta fatta da responsabili dei parchi dello Stelvio e dell’Adamello. Il ruolo educativo favorito anche dalla scoperta delle bellezze naturali.

La settimana bianca può e vuole essere un’espe rienza culturale, lo stu dente che si avvicina al la montagna vi deve tro vare lo svago ma anche l’occasione per arricchi re il proprio bagaglio di conoscenze: questo è quanto emerso dalla ta vola rotonda a Pontedile gno su iniziativa del Consorzio Adamello Ski e dell’Ufficio scolastico provinciale di Pesaro.
Non c’è stata una gran de partecipazione di pub blico ma 1 incontro è ser vito senz’altro a far emergere le tante poten zialità del territorio dell’alta Valle Camonica fa vorendo un confronto tra gli esponenti delle re altà che lo compongono. Il Provveditorato agli studi di Pesaro collabo ra da 19 anni con il Con sorzio Adamello Ski nell’organizzazione di va canze?studio sulla neve per gli alunni della scuola dell’obbligo e a questo punto sente l’esigenza di essere maggiormente coinvolto nell’approccio alla montagna.
Tutti i soggetti che hanno preso parte alla tavola rotonda hanno espresso la propria di sponibilità a fornire al soggiorno dei ragazzi quel valore aggiunto che fa sì che si possa parlare di scuola e di educazio ne anche al di fuori delle mura scolastiche. Innan zitutto i parchi: quest’area si caratterizza in fatti dalla presenza di due aree protette, il Par co nazionale dello Stelvio e quello regionale dell’Adamello, oltre al vicino Parco Adamello -Brenta.
Sia da parte di Corrado Tomasi che di Vittorio Ducoli, rispettiva mente vicepresidente del Comitato di gestione lombardo del Parco del lo Stelvio e direttore del parco dell’Adamello, è emersa la necessità di promuovere anche le set timane verdi perché il territorio si presta ad un’offerta complessiva e può essere reso fruibile con attività di carattere ambientale. Anche d’in verno però la settimana in montagna può essere vissuta in un senso più ampio rispetto alla setti mana bianca: «Non ci ba sta più essere solo mae stri di sci ? ha commenta to Adriano Cattaneo, direttore della Scuola di sci Pontedilegno?Tonale ? Noi passiamo gran par te della giornata con i ra gazzi e vogliamo tra smettere loro qualcosa di più, che li aiuti a crescere» .
Lo stesso entusiasmo è stato espresso da Carlo Massi, direttore della Scuola sci di fondo Mon ticelli del Tonale, da Uberto Piloni che ha spiegato come il ruolo della Guida alpina sia quello di fornire una chiave di lettura del ter ritorio attraverso attivi tà che sono utili a livello fisico ma anche psichi co, e dal vicepresidente nazionale del Soccorso alpino Valerio Zani che ha confermato la dispo nibilità ad offrire ai ra gazzi linee guida su co me muoversi in sicurez za nell’ambiente montano.
Un progetto per le scuole in realtà esiste già ed è quasi pronto per essere attivato: «La Fon dazione italiana delle montagne l’aveva elabo rato con la precedente le gislatura.? ha spiegato il direttore generale della Fondazione, Lino Zani, che sta lavorando al pro getto con i ministri degli Affari regionali e della Pubblica istruzione ? Adesso l’abbiamo ripre so con l’attuale governo e probabilmente sarà at tivo dal 2008: è un proget to?pilota che per ora è stato adottato da Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna ma che può es sere esteso anche ad al tre regioni».
Il progetto si rivolge agli alunni delle scuole elementari e medie che avranno la possibilità di andare a scuola in mon tagna dove praticheran no lo sci ed il fondo ma approfondiranno anche la conoscenza delle gui de alpine, delle guardie forestali e di tutto ciò che rappresenta la cultu ra della montagna. Co me dire: la scuola è territorio ma anche il territorio può fare scuola.

Vania Zampatti

BRESCIAOGGI, 31 GENNAIO 2007

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